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Scritto da nel Internazionale, Numero 16 - 1 Maggio 2007 | 0 commenti

Buon Compleanno Europa

“Data la preminenza che l'Europa ha tuttora nel mondo, come centro di irradiazione di civiltà, e dato che è stata sempre, con le sue lotte intestine, l'epicentro di tutti i conflitti internazionali, la definitiva sua pacificazione, nel quadro delle istituzioni federali, significherebbe il più grande passo verso la pacificazione mondiale, che possa essere fatto nelle attuali circostanze.”[1]


Gli Anni '40 del XX secolo conobbero non solo una spaventosa e tremenda guerra ma anche un vero e proprio terribile ritorno alla barbarie in cui l'Europa si vide sprofondare. Da questo oblio senza via d'uscita emersero illustri menti che, nelle più disparate discipline, posero le fondamenta per un ritorno alla civiltà e, in ambito politico, definire le basi per l'odierna Unione Europea. Una rivoluzione per quanto riguarda la politica e i rapporti tra Stati, che vide nel “Manifesto di Ventotene” di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi la sua bibbia.
Il 25 marzo 1957 veniva sottoscritto in Campidoglio a Roma, da Belgio, Francia, Germania, Italia e Lussemburgo, il Trattato che sanciva la nascita della Comunità Economica Europea e che, attraverso tappe fondamentali come le elezioni dirette del Parlamento Europeo (1979), l'unificazione della Germania (1990), il Trattato di Maastricht (1992), l'Unione Monetaria Europea (1999), l'entrata in circolazione dell'Euro (2002), ha saputo unire sotto la bandiera a dodici stelle, 500 milioni di cittadini di 27 Paesi un tempo nemici in guerra o separati dalla cortina di ferro.
L'adesione all'Unione non ha portato esclusivamente vantaggi economici ed una maggiore sicurezza, ma soprattutto l'affermarsi di valori sempre più condivisi nel mondo.
Il NO alla Costituzione europea da parte di Francesi e Olandesi è stato uno stop traumatico che deve però essere ormai superato, reagendo in modo costruttivo e serio. I festeggiamenti per il 50° anniversario del Trattato di Roma possono servire proprio a questo, come rilancio verso il futuro e alla sfida dei nuovi/vecchi problemi: globalizzazione, approvvigionamento energetico, cambiamenti climatici, ingiustizie sociali, guerre nel mondo, alla ricerca di autorevoli soluzioni comuni e condivise tra gli Stati membri. L'Unione è un esempio unico al mondo, rispettosa delle autonomie, delle culture, dei singoli Stati, Regioni e Città: unità nella diversità.

Spesso lo si dimentica, ma l'Europa non si fonda esclusivamente su numeri, alchimie economiche e burocrazia, il motivo per cui è nata è la disperata esigenza di pace: “…la definitiva sua pacificazione, nel quadro delle istituzioni federali, significherebbe il più grande passo verso la pacificazione mondiale…”


[1] A. Spinelli, “Gli Stati Uniti d'Europa e le varie tendenze politiche”, 1942.

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