Ecologia dissacrante
Attento viaggiatore che navighi in internet; in rete nessun servizio meteorologico e' in grado prevedere le correnti cibernetiche capaci di deviare la tua rotta, facendoti approdare in isolotti virtuali sperduti al di fuori delle tue carte nautiche.
Persa la bussola, non saprei ripercorrere il tragitto che mi ha condotto ad un quesito tanto bizzarro quanto dissacrante: “Cosa guiderebbe Gesu'?”[1]
Ricordo solo che il mio viaggio ha avuto inizio nel World Business Councile for Sustainable Development (www.wbcsd.org), a detta del Globescan Survey of Sustainability Experts il miglior sito di informazione sullo sviluppo sostenibile, per terminare in un sito decisamente meno attendibile, ma sufficientemente strambo da attirare la mia curiosità: il network degli ambientalisti evangelisti[2], un nome che vagamente potrebbe ricordare, per assonanza e surrealismo, il convegno dei dentisti dantisti di “Uccellacci Uccellini”.
Ma che razza di domanda e' “cosa guiderebbe ?”.
Ragazzi, qua siamo al limite del blasfemo; come chiedersi se la Vergine Maria fosse favorevole o meno al latte in polvere o se S.Pietro preferisse i cancelli FAAC con tanto di funzionalissimo telecomando alle tradizionali chiavi che, a dirla tutta, pesano un bel po'.
E invece niente di tutto ciò.
Non saprei se rallegrarmene o disperare, ma l'interrogativo lanciato dagli ambientalisti evangelisti (AE) e' tutt' altro che blasfemo. E' serissimo!!!
Dando una sbirciata qua e là nel loro sito si scopre che quella degli AE e' una lobby molto influente nel paese a stelle strisce che vanta al suo interno scienziati del calibro di James Hansen, uno dei capoccia della NASA nonchè professore alla Columbia. Insomma, un'associazione che conta, una di quelle che può permettersi un accesso diretto alla camera ovale di Washington.
Nel sito si può leggere che gli AE, in qualità di seguaci di Cristo, prendono atto di come la Creazione venga degradata ogni giorno di più dalle attività umane e professano che la fede biblica sia la chiave essenziale per risolvere i nostri problemi ambientali.
Seguire i principi etici del cristianesimo e comportarsi nello stesso modo in cui Gesu' si comporterebbe se vivesse nel XXI secolo.
Non un hippy, non una superstar quindi. Gesu' sarebbe un verde, un ambientalista propenso a produrre ed a consumare in maniera sostenibile.
Davanti al concessionario di automobili Gesu' non darebbe alcuna importanza all' estetica, al rombo dei 2000 cavalli o ai secondi di accelerazione per passare dai 0 ai 100 Km/h. A detta degli AE, Gesù sicuramente deciderebbe coerentemente a tre principi fondamentali[3]:
- Principio primo – scegliere il mezzo di trasporto meno inquinante presente sul mercato (quindi non necessariamente l'automobile, ma possibilmente trasporti pubblici);
- Principio secondo – solo se un veicolo personale fosse strettamente necessario, acquistare il veicolo dai consumi migliori che realmente risponda ai propri bisogni primari;
- Principio terzo – sostenere quelle politiche ed affari che garantirebbero ai cittadini ed ai consumatori trasporti più sicuri e meno inquinanti possibili.
Questi sono i tre principi che hanno dato il via ad una campagna anti-SUV promossa dagli AE che, seguendo i precetti biblici, non riescono a trovare alcun motivo ragionevole sul perché i cristiani non dovrebbero schierarsi politicamente in favore della protezione dell'ambiente e delle risorse naturali. Non sono forse un dono del Signore?
E d'altronde, sarebbe così improponibile concepire la protezione ambientale non solo come un valore di sinistra, ma anche cristiano?
In Italia forse un po' si.
È un dato di fatto che lo spazio riservato nei nostri giornali e notiziari alle politiche del Vaticano sia decisamente superiore alla media di altri paesi che pur condividono le nostre radici cristiane. Eppure, nonostante tutto lo spazio a disposizione, i vari portavoce ecclesiastici sembrano preferire questioni che interessano la sfera personale dell'uomo, le sue scelte individuali come eutanasia, rapporti pre-matrimoniali, omosessualità, coppie di fatto e via dicendo a altre problematiche sociali.
Provate invece ad immaginarvi un cardinale Biffi a fianco di Pecoraio Scanio promuovere la raccolta differenziata; non sarebbe un quadretto esilarante?
Ed invece no, noi apriamo il giornale e ci troviamo il Ruini di turno che se la prende con gli immigrati o che condanna l'ennesimo atto impuro.
Personalmente preferisco alla grande un “cosa guiderebbe Gesu'?”, e con tanto di foto
Una cosa c'e' da dire però. Quelli della associazione evangelica hanno lanciato la domanda senza darci alcuna una risposta concreta.
Cercando di colmare questo vuoto, invitiamo ogni lettore a scrivere alla redazione dell' Arengo4 indicandoci quale macchina secondo voi Gesu' dovrebbe guidare, allegando tanto di foto del mezzo proposto.
Io, personalmente, Gesù ce lo vedrei bene alla guida di un pulmino della scuola.
E voi?
[2] The Evangelical Environmental Network, nel sito http://www.creationcare.org
[3] I principi possono essere letti a pagina 11 dell'articolo scaricabile al sito: