Scritto da Redazione nel Copertina, Numero 8 - 16 Dicembre 2006 | 0 commenti

Numero 8 – 16 Dicembre 2006 – Caro Babbo Natale

In questo clima prenatalizio che ci regala un inusuale tepore climatico, ci torna in mente il racconto del lontano cugino emigrato in Sud America. Quello per cui il Natale con la neve è solo un malinconico ricordo.
In Sud America l’aria è cambiata. Le feste di piazza ed il cuore del popolo cileno salutano con un sospiro di sollievo la morte del Generale Pinochet, feroce assassino, traditore della patria e delle fiducia del proprio legittimo Governo democratico.
La mannaia della morte si presenta in clamoroso ritardo, così come la Giustizia di quei Tribunali dove mai si è riusciti a condannarlo per i suoi vigliacchi ed infami delitti.
Che la Pace rimanga in Terra ed i nostri cugini sudamericani possano continuare a festeggiare.
Di Pace è il nostro augurio di Natale. Non sappiamo più come parlarne ed allora siamo volati fino a Gerusalemme. Sentiamo che cosa ci propone Alè Yarok e discutiamo i pro ed i contro delle proposte di tolleranza verso il consumo di droghe. Chissà se Babbo Natale ci ascolterà, pur non essendo noi tra i più piccini e non chiedendo un abbonamento Sky a 11 euro.
Un’occhiata alla politica italiana, alle manifestazioni contro la Finanziaria, all’uso dei media nel Venezuela di Chavez, alla scrittura aforistica; prendiamo in mano la macchina di Antikythera e vediamo a che serve.
Ricordiamo ancora Philippe Noiret, mentre cala il sipario su un modo di fare cinema che ha nobilitato la nostra Italia il nostro pensiero vola libero a ricordare opere che non si dimenticheranno mai.
Una gita all’acquario di Cattolica, una descrizione ed il racconto di uno spezzone della vita di Alyssa prima delle nostre interessanti rubriche sui Libri e sul Barolo per chiudere il 2006 de L’Arengo del Viaggiatore.
Ai naviganti un caloroso abbraccio e l’augurio di ritrovarsi sempre.