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Scritto da nel Il Mondo nel Pallone, Numero 1 - 1 Settembre 2006 | 0 commenti

Nostalgia calcio

Juventus, Roma, Juventus,Verona, Juventus, Napoli, Milan, Internazionale, Napoli, Sampdoria.

Magari vi starete chiedendo di cosa si tratti, di certo non si tratta dell'elenco delle partecipanti al Trofeo Birra Moretti.

È semplicemente l'albo d'oro degli scudetti di calcio stagione 1981-82 alla 1990-91 di quello che era il campionato, a detta nostra e a detta degli stranieri, più bello del mondo. Vuoi perché calcavano i campi fior fiore di calciatori e i campioni di tutto il mondo correvano in Italia per dar vita a leggendarie sfide, prima Platini contro Falcao seguito dallo scontro passionale nord-sud Van Basten-Maradona, mentre ora scappano dal Bel Paese, vedi Shevcenko, probabilmente ammaliati dal bel sole di Londra, dall'esotismo di Kaisersalutern, dalla qualità di vita di Mosca.

Era il campionato più bello perché potevano vincere tutti.

La vittoria finale non era mai un discorso a due in cui lo scudetto sarebbe andato per diritto divino alla perdente del Trofeo Berlusconi. Perché oltre ai fuoriclasse gli scudetti li vincevano Pari e Salsano, Ficcadenti, Nava e Tempestilli, Carnevale e Policano.

Dove le milanesi e la Juventus erano le capofila del calcio italiano, non i tiranni. Decennio felice gli 80'?forse, ma non i soli: negli anni '70 vinsero le scudetto il Torino e la Lazio, la Lanerossi Vicenza (la LANEROSSI VICENZA!) arrivò seconda nel campionato 77-78; negli anni '60 vinsero il suo ultimo scudetto il Bologna, l'unico il Cagliari e il suo ultimo la Fiorentina.

Il decennio in questione è emblematico soprattutto perché dopo lo scudetto della Sampdoria per ben 15 anni si sono alternate solamente Milan e Juventus, con la breve parentesi Romana di uno scudetto a testa.

Quali saranno stati i cambiamenti che avranno rovinato questo bel giocattolo? Andiamo con ordine.

1986 Berlusconi compra il Milan e porta la sua (purtroppo vincente) mentalità imprenditoriale nel mondo del calcio. Bene? Malissimo! Diventa sistematico pagare fior di quattrini giocatori mediocri (vi ricordate Lentini?) con stipendi a nove zeri per sbaragliare la concorrenza. Anche il Napoli (c'era un certo Moggi nell'organigramma…) pagò una cifra mostruosa all'epoca per Maradona, ma una follia per il giocatore (non me ne voglia Pelè) più forte di tutti i tempi si può anche perdonare. Non per Ibrahim Ba.

Intorno al '90 inizio la riforma delle coppe europee, che vide la cancellazione di una bella e affascinante competizione, la Coppa delle Coppe, con conseguente svalutazione della Coppa Italia, ora ambita da squadre che casualmente si trovano in semifinale.

Le coppe si suddividono nella Champions League, una sorta di terra promessa, e in una brutta copia della vecchia coppa UEFA.

La prima garantisce alle squadre introiti clamorosi, creando una sorta di circolo vizioso; la seconda diventa quasi un peso (pensate al Livorno dell'ultimo campionato) da evitare.

Infine il male estremo, il lato oscuro: le pay tv.

Quello che poteva essere uno strumento di democrazia, permettendo a tutti di vedere tutte le partite, restituendo nuova forza e vigore ad un luogo sacro come il Bar Sport, quello che poteva essere una nuova risorsa per tutto lo sport italiano se una parte venisse destinata al CONI, si è tragicamente trasformato nel boia del calcio.

Nell'ultimo campionato Sky ha pagato 380 milioni di euro alla Lega Calcio, dei quali due terzi sono andati (nell'ordine di introiti percepiti) a Juventus, Milan ed Inter. Del restante una buona fetta è andata alle Romane mentre i restanti spiccioli sono divisi più o meno equamente tra le restanti squadre e la serie B.

Davide con una semplice fionda riusci a sconfiggere Golia; certo che se Golia ha l'elmetto e un Kalashnikov…

È inevitabile scandalizzarsi per quello che è successo questa estate, ovvero quello che tutti sapevamo, immaginavamo, negavamo. Il classico scandalo all'italiana, dove all'inizio l'opinione pubblica viene montata come panna per poi farla mano a mano calmare, fino alla classica chiusura con “forse abbiamo un po' esagerato” scegliendo un capro espiatorio (generalmente a caso, stavolta la scelta era obbligata).

Sentenza che afferma che il campionato era truccato, con arbitri mossi come marionette: ma se questi arbitri non erano in buona fede l'anno scorso e considerato che non sono stati deferiti, non è che l'anno prossimo cambierà soltanto il burattinaio?

Ma prima di nascondersi dietro un dito, come aprendo gli occhi dopo un lungo sonno, ricordiamoci gli avvenimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni e che come stavolta non hanno fatto vittime: Rolex, spalmadebiti, passaporti falsi solo per fare alcuni esempi degli ultimi anni.

Se il nuovo che avanza si chiama Antonio Matarrese, se i puri sono quelli come Moratti che grida “al ladro al ladro” mentre è seduto al tavolo con Moggi e Galliani per spartirsi la ghiotta torta dei diritti Tv siamo messi davvero male.

Un campionato in cui i grandi sono bravi a fare la voce grossa con i piccoli per poi prostrarsi ai piedi del grande magnate australiano: ma lo sapete che in Francia per i diritti delle partite le Televisioni pagano 600 milioni di euro all'anno?

Quindi, se anche a voi manca il calcio di pochi anni fa, quello dove potevano vincere tutti, per favore, spegnete la TV, tornate allo stadio e se proprio fa freddo, accendete la Radio per ascoltare l'ultima trasmissione sportiva degna di nota: Tutto il Calcio Minuto per Minuto.[1]


[1] Se proprio non potete farne a meno di vedere le partite in Tv, andate al Bar Sport sotto casa, a parte l'apparenza è comunque un posto “pulito”.

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