Pages Menu
RssFacebook
Categories Menu

Scritto da nel Economia e Politica, Numero 6 - 16 Novembre 2006 | 0 commenti

Rapimenti proficui

La liberazione di Torsello è dal punto di vista umano notizia di cui rallegrarsi. Dal punto di vista politico, invece, non riesco a esultare. Noto la mancanza di un serio dibattito su come questo genere di episodi viene gestito.

Per prima cosa, vi sono zone del globo molto rischiose. Conflitti militari e povertà fanno sì che qualsiasi persona occidentale si senta in pericolo. Ciò non toglie che proprio in quelle aree si rechino molti civili Europei e Americani per gli scopi più diversi: attività economiche, giornalistiche o semplicemente turistiche.

Chi si reca in quelle aree affronta una decisione da cittadino libero. Soppesa cioè pro e contro. Da un lato, valuta i benefici che gliene deriveranno: molti soldi in caso di attività lavorativa, molta gratificazione in caso di attività umanitaria, molto divertimento in caso di attività turistica. Dall'altro lato, misurerà interiormente quanto conti per lui il rischio di subire violenza, essere rapito o perdere la vita. In questo genere di scelte, come è giusto che sia, lo Stato non ha nessuna voce: chiunque è libero di decidere cosa fare.

Il più delle volte tutto si svolge senza intoppi e tutti tornano a casa felici e contenti. Purtroppo, è normale che qualche volta qualcosa vada storto. A quel punto scatta un meccanismo che ormai sembra ben collaudato:

  1. prime pagine dei giornali e dei notiziari costantemente dedicati alla vicenda dei rapiti;
  2. partiti, istituzioni e Chiesa pronti a esprimere ogni sorta di buon augurio per il buon esito della vicenda;
  3. esercito e servizi segreti che si mettono all'opera per far tornare a casa tutti sani e salvi;
  4. per finire, il riscatto viene pagato e tutti possono festeggiare: politici, servizi segreti e rapitori.

Io invece non festeggio. Alla fine di ognuno di questi episodi, mi ritrovo più povero:

  1. i miei soldi di contribuente continuano a finanziare questa sorta di “assicurazione per cittadini italiani che si recano in zone pericolose” che esula da ogni logica razionale. E' come assicurare contro le eruzioni vulcaniche chi costruisce alle pendici del Vesuvio.
  2. invece di essere aggiornato su problemi seri su cui devo formarmi un'opinione da elettore, mi devo sorbire per due settimane questi copioni già scritti.

Quello di Torsello non sarà l'ultimo caso. Tra le etichette edificanti che l'Italia si è conquistata in campo internazionale c'è quella di pagatrice di riscatti. Rapire italiani costa poco e può rendere molto a tanti. Difficile resistere.

Scrivi un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>